Biomassa legnosa e cippato di legna


La biomassa legnosa in campo energetico è il materiale organico di origine vegetale dal quale si può produrre energia. Ogni anno un ettaro di bosco produce un quantitativo di legno equivalente a 8-25 Mwh di calore rinnovabile, sufficiente a riscaldare un'abitazione.

figura-8Il cippato di legna è la forma più moderna e razionale per l'uso del vettore energetico. Si tratta di legno ridotto in scaglie con dimensioni di un paio di centimetri che vengono ricavate attraverso un'azione meccanica comunemente nota come cippatura realizzabile tramite macchine dette cippatrici. Esse possono essere sia industriali capaci di
triturare tronchi di grandi dimensioni, sia semiprofessionali chelavorano legni di diametri inferiori.
Il cippato utilizzato dalla nostra centrale termica proviene dai tronchi e dalle ramaglie derivanti dai nostri lavori di selvicoltura; il legno ricavato viene poi frammentato tramite potenti macchine cippatrici di nostra proprietà. La filiera legno-energia è così accorciata e vengono valorizzate le risorse energetiche rinnovabili disponibili localmente.

È bene sottolineare che l'uso energetico delle biomasse legnose è definito dall'Unione Europea, uno dei più efficienti sistemi per ridurre le emissioni di gas serra.
In primo luogo la legna è un vettore energetico rinnovabile ed è disponibile in grandi quantità.
figura-9Contemporaneamente, la produzione di calore a partire dalla legna, fornisce un importante contributo alla sostenibilità ambientale poiché non aumenta la quantità di CO2 nell'atmosfera, uno dei principali gas responsabili dell'effetto serra. Dal punto di vista delle emissioni di CO2 il legno è infatti neutro: la combustione del legname libera la stessa quantità di CO2 che l'albero durante la crescita ha ricevuto dall'atmosfera e che rilascerebbe nel terreno se rimanesse nel bosco a decomporsi. La condizione necessaria è che il prelievo della sorgente sia non superiore all'accrescimento della stessa. Il bilancio di CO2 è così pari allo zero (v. figura ciclo biologico della CO2 figura 9).

Per quanto riguarda il rendimento energetico del cippato, esso dipende in larga misura dalla specie legnosa e dal suo contenuto d'umidità. Il cippato misto di latifoglie stagionato ha un potere calorico che supera facilmente i 700 kEh/m3T, mentre quello che proviene dal bosco resinoso resta al di sotto di questi valori.
Il cippato proveniente da legname tondo stagionato ha sicuramente un rendimento maggiore rispetto al cosiddetto "cippato verde" che contiene di regola il 55-60% di umidità. Il potere calorifico della legna (o calore di combustione; esprime la quantità di massima di calore che si può ricavare dalla combustione completa di 1 kg di legan) dipende infatti dal volume di acqua contenuto nella stessa. Più la legna è umida più il suo potere calorifico è inferiore siccome parte dell'energia termica viene sprecata per far evaporare l'acqua.


Il grosso vantaggio del cippato è che non necessita di depositi intermedi e di inutili trasporti di stoccaggio e dunque risulta più economico. La sua combustione è ottimale per impianti di grande potenza muniti di una griglia mobile.
Per un cantone come il Ticino con un alto tasso di boscosità e l'assenza di un performante industria del legno, il cippato resta in assoluto la migliore scelta energetica e l'indiscutibile cavallo di battaglia dell'economia forestale. Dato anche il fatto che il 60-70% della produzione legnosa delle foreste ticinesi è caratterizzata da tronchi di qualità scadente, specialmente frondifere (alberi che producono foglie) e dunque ideale per essere sminuzzata in cippato.